L’oro continua a veleggiare sui massimi storici, con una crescita anno su anno che supera il 20% e con prospettive di ulteriore rafforzamento delle valutazioni del metallo prezioso.
Già il 2023, peraltro, aveva visto la commodity comportarsi molto bene, nonostante un contesto di mercato caratterizzato da un dollaro forte e da tassi di interesse piuttosto sostenuti. Anche nel 2024 la tendenza di crescita dell’oro non ha mostrato segnali di rallentamento, con una fase ancora più favorevole in questa primavera.
Ma quali sono i motivi che stanno spingendo l’oro vero tali picchi?
Le tensioni geopolitiche
Un primo motivo che sta traghettando l’oro verso nuove soglie è relativo alle tensioni geopolitiche in corso tra Russia e Ucraina, in Israele, nel Mar Rosso. Come sempre avviene, quando la situazione si fa delicata gli investitori tendono a spostare i propri capitali versoi beni rifugio.
L’oro si conferma pertanto asset privilegiato in tempi di incertezza economica e politica, sia per i singoli investitori che per gli Stati che, di fatti, hanno continuato a incrementare le loro riserve aurifere.
Le politiche monetarie
Un altro motivo che sta spingendo verso l’alto le quotazioni dell’oro sono anche le evoluzioni delle politiche monetarie delle principali banche centrali, orientate verso un graduale allentamento, con progressiva riduzione dei tassi di interesse nel corso del 2024.
Insomma, dopo anni di continui incrementi in risposta a una super inflazione, Federal Reserve e Banca Centrale Europea sembrano aver imbracciato una strada diversa, cercando dapprima di mantenere fermi i tassi e, secondariamente, iniziando un percorso di riduzione.
Un simile scenario è favorevole per l’oro, considerato che una diminuzione dei tassi rende meno attraente il possesso di liquidità o di titoli di Stato, inducendo molti investitori a spostare la propria attenzione su asset non produttivi di interessi come, appunto, i metalli preziosi.
La Cina
Altro elemento di influenza per le quotazioni dell’oro è la Cina: cresce infatti l’interesse per il metallo prezioso da parte degli investitori cinesi e di coloro che cercano di diversificare i propri investimenti fuori dalla Cina.
L’oro è dunque sempre più considerato un safe haven in un contesto di sfide economiche cinesi, come la crisi immobiliare locale, una disoccupazione giovanile che continua a preoccupare, la riduzione dei consumi, l’export che rallenta.
In questo contesto, il recente record del prezzo dell’oro non dovrebbe rimanere isolato. Peraltro, contrariamente a quanto avvenuto in passato, in cui il prezzo dell’oro superava i 2.000 dollari solo per brevi periodi di tempo, generalmente coincidenti con i picchi di tensione internazionale, questa volta l’apprezzamento sembra avere delle basi molto più solide. Non sono pochi gli analisti che ritengono che i prezzi potranno crescere verso i 2.400 dollari.
Per questi motivi, invitiamo tutti i nostri clienti a venire in una delle nostre sedi per valutare le proprie riserve in oro: rispetto a qualche mese fa le quotazioni sono ancora più convenienti!