Le leghe metalliche sono uno dei più affascinanti esempi di come l’ingegno umano abbia saputo esaltare le qualità della natura. Si tratta infatti di una combinazione di due o più elementi, di cui almeno uno è un metallo, fusi insieme per creare un nuovo materiale con proprietà superiori o differenti rispetto ai componenti originali.
Il procedimento non è, evidentemente, di recente creazione. La scoperta delle prime leghe risale a circa 6000 anni fa, quando nelle regioni della Mesopotamia e dell’Anatolia gli artigiani scoprirono che aggiungendo stagno al rame si otteneva un materiale più resistente e durevole: il bronzo. Questa rivoluzionaria scoperta segnò l’inizio di un’intera era, l’Età del Bronzo, dimostrando quanto fosse fondamentale questa innovazione per il progresso umano.
In seguito, l’ottone (rame e zinco), l’acciaio (ferro e carbonio) e naturalmente le leghe d’oro arricchirono il patrimonio tecnologico e artistico delle civiltà, permettendo la creazione di strumenti, armi e gioielli con caratteristiche sempre più raffinate. L’arte di combinare i metalli divenne così non solo una necessità pratica, ma anche un’espressione di raffinatezza culturale e di status sociale, particolarmente evidente nella produzione di gioielli e oggetti preziosi.
Come si formano e si classificano le leghe
Dal punto di vista scientifico, le leghe si formano quando atomi di diversi elementi si dispongono in strutture cristalline ordinate o disordinate, creando nuovi reticoli con proprietà uniche. La riorganizzazione atomica può avvenire in diversi modi: nelle leghe sostituzionali, per esempio, gli atomi di un elemento prendono il posto di quelli dell’altro nel reticolo cristallino; nelle leghe interstiziali, invece, atomi più piccoli si inseriscono negli spazi tra gli atomi più grandi.
Il risultato di queste combinazioni può essere sorprendente: metalli morbidi diventano duri, elementi fragili acquisiscono elasticità, punti di fusione si abbassano.
Le leghe possono essere classificate in base alla loro composizione, al metallo predominante o all’uso a cui sono destinate. Nel mondo dei metalli preziosi, le leghe a base di oro sono tra le più rilevanti e vengono classificate in carati, che indicano la proporzione di oro puro presente nella lega. L’oro a 24 carati corrisponde all’oro puro (99,99%), mentre l’oro a 18 carati contiene il 75% di oro e il 25% di altri metalli come argento, rame o palladio.
Gli elementi aggiuntivi non solo modificano il colore dell’oro – creando varianti come l’oro giallo, rosa, bianco o verde – ma ne aumentano anche la durezza e la resistenza all’usura, caratteristiche fondamentali per la gioielleria.
Simili principi si applicano anche all’argento sterling (92,5% argento e 7,5% rame) e ad altre leghe di metalli preziosi, dove la purezza si bilancia con la praticità d’uso e le qualità estetiche.
L’importanza delle leghe nel mondo dei preziosi
Nel settore dei metalli preziosi, le leghe rivestono un’importanza centrale. Se infatti l’oro e l’argento puri sono relativamente morbidi e soggetti a graffi e deformazioni, le leghe permettono di creare gioielli che resistono all’usura quotidiana mantenendo la loro bellezza nel tempo.
L’arte orafa si fonda proprio sulla conoscenza approfondita delle leghe metalliche: sapere esattamente quali elementi combinare e in quali proporzioni consente di ottenere il colore desiderato, la giusta durezza, la brillantezza ottimale e persino specifiche proprietà anallergiche.
Ma l’importanza delle leghe si riflette anche sul valore economico dei preziosi. La capacità di identificare correttamente la composizione di una lega è di fatto fondamentale per determinare il valore intrinseco di un gioiello o di un oggetto prezioso.
In La Boutique d’Oro utilizziamo tecnologie avanzate per analizzare con precisione la composizione delle leghe, garantendo valutazioni trasparenti e accurate dei preziosi. Una competenza che ci permette di riconoscere anche le leghe più ricercate o rare, valorizzando adeguatamente pezzi che potrebbero avere non solo un valore in termini di peso del metallo prezioso, ma anche dal punto di vista artigianale o collezionistico.
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