L’anello a serpente è uno dei gioielli più affascinanti e ricchi di storia nella tradizione orafa: accessorio pregiato che unisce eleganza e simbolismo, l’anello a serpente continua ad attirare l’attenzione di collezionisti e appassionati di gioielleria vintage e contemporanea.
Scopriamo insieme il suo significato e i modelli più ricercati disponibili nel mercato dei preziosi.
Il significato simbolico dell’anello serpente
Per prima cosa, condividiamo come il serpente – presente in numerose culture e tradizioni – sia portatore di un ricco bagaglio simbolico che si riflette nei gioielli che ne riprendono la forma.
Nell’antica Roma, per esempio, l’anello a serpente era considerato un potente talismano protettivo, e come tale era spesso indossato dalle donne come simbolo di eternità e fedeltà coniugale. La forma circolare del serpente che si morde la coda, l’Ouroboros, rappresenta il ciclo eterno della vita e la continuità dell’esistenza.
Nel periodo vittoriano, l’anello serpente conobbe un momento di straordinaria popolarità grazie al principe Alberto, che donò alla regina Vittoria un anello a forma di serpente come pegno d’amore. Da quel momento, questo gioiello divenne simbolo di amore eterno e passione duratura, conquistando l’aristocrazia europea.
Caratteristiche e materiali
Gli anelli serpente si distinguono per la loro particolare lavorazione, che richiede grande maestria artigianale.
La struttura del gioiello deve infatti essere sufficientemente flessibile per avvolgersi intorno al dito mantenendo al contempo la sua forma caratteristica. I modelli più pregiati presentano inoltre dettagli minuziosi come squame incise, occhi in pietre preziose e texture che riproducono fedelmente la pelle del rettile.
Per quanto concerne i materiali più utilizzati, a primeggiare è l’oro nelle sue diverse colorazioni – giallo, rosa e bianco – spesso combinato con pietre preziose come diamanti, rubini e smeraldi per gli occhi del serpente. Particolarmente apprezzati sono i modelli vintage in oro 18 carati con lavorazione a martellatura e decorazioni in smalto, che conferiscono al gioiello un aspetto ancora più realistico e prezioso.
Le maison più prestigiose e i modelli iconici
Bulgari si distingue indiscutibilmente come la maison che ha fatto del serpente il proprio simbolo distintivo. La collezione Serpenti, lanciata negli anni ’40, rappresenta ancora oggi un riferimento nel settore: i loro anelli si caratterizzano per la particolare lavorazione e l’uso di pietre preziose di altissima qualità.
Anche Cartier ha proposto nel corso degli anni diverse interpretazioni dell’anello serpente, privilegiando linee sinuose e moderne, con particolare attenzione alla versatilità del gioiello. I loro modelli si distinguono per l’eleganza delle forme e la presenza di dettagli preziosi come pavé di diamanti e pietre colorate.
Per chi preferisce, ricordiamo che il mercato dell’usato offre l’opportunità di acquistare pezzi vintage di grande valore, spesso caratterizzati da lavorazioni artigianali introvabili nelle collezioni contemporanee.
Come scegliere e valutare un anello serpente
Nella scelta di un anello serpente è fondamentale considerare diversi aspetti.
Innanzitutto, la qualità della manifattura deve essere impeccabile e le incisioni devono essere precise e dettagliate. Le pietre incastonate devono essere saldamente fissate.
Nel caso di acquisto di pezzi vintage o usati, è essenziale verificare la presenza di punzoni e certificazioni che attestino il titolo del metallo prezioso. Eventuali restauri o modifiche devono essere dichiarati e valutati attentamente, poiché possono influire significativamente sul valore del gioiello.
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